Lo sweet spot è un’area specifica della clubface, che si trova all’interno del perimetro definito dalle scanalature. Rappresenta l’area precisa in cui la pallina da golf dovrebbe essere colpita per ottenere risultati ottimali. I golfisti altamente qualificati saranno in grado di colpire la palla all’interno del punto dolce in modo coerente, mentre quelli medi si lotta per.
Sweet Spot di varie dimensioni
Golf club hanno sweet spot che variano in dimensioni da club a club.
Ad esempio, l’autista è spesso il club con il più grande punto debole. Attraverso l’introduzione di materiali più leggeri come il titanio i produttori di club sono ora in grado di produrre club con teste molto più grandi mantenendo il peso sotto livelli accettabili.
La testa più grande prevede più perdono, permettendo ai giocatori di colpire la palla attraverso diversi punti sul viso mentre ancora tecnicamente colpire il punto debole. Contrasto che con gli ibridi, che non si avvicinano ad avere la stessa altezza nei loro punti dolci.
Un golfista dovrà quindi assicurarsi di non posizionare la palla troppo in alto su un tee se la si utilizza per il primo colpo su una buca.
Espansione sweet spot Attraverso la ponderazione perimetrale
L’introduzione e l’uso della ponderazione perimetrale ha permesso l’allargamento dello sweet spot.
Ciò è ottenuto mediante lo svuotamento del metallo pesante sul retro della testa del bastone – come nel caso dei club posteriori della cavità – e la sua ridistribuzione verso i bordi esterni del club.
Il risultato finale è un club che ha una faccia più grande, su cui si può trovare un punto dolce più grande.
Impatto decalcomanie
Sporco palline da golf spesso lasciare segni temporanei su clubfaces che rendono possibile per un golfista di identificare rapidamente se un particolare colpo è stato colpito sul punto dolce o no. Se ha bisogno di risultati più precisi e al fine di verificare in modo affidabile dove la palla colpisce effettivamente la clubface un golfista può scegliere di attaccare un pezzo di nastro alla clubface durante una sessione di pratica.
Questi nastri – chiamati impact decals – sono autoadesivi e si attaccano alla superficie della clubface e cambiano colore nel punto di impatto, cioè dove la palla colpisce effettivamente il nastro.