È un anniversario molto importante il 26 febbraio 2020.
Otto anni fa, star bowler Pete Weber ha vinto il suo quinto US Open con uno sciopero campionato-clinching e celebrato con uno dei tormentoni più selvaggi mai pronunciato: “CHI PENSI DI ESSERE? Sono io!”
Aveva senso? No! Ha importanza? Un NO enfatico! È una dichiarazione trash-talking per i secoli, un koan zen tortuoso che non è necessario disfare per sapere cosa sta dicendo.
Ma qual è la storia dietro quel momento che è successo otto anni fa un mercoledì? Ecco Weber stesso che spiega cosa è successo (e prima, ovviamente, ecco la famigerata clip):
“CHI TI CREDI DI ESSERE? Sono io!”
8 anni fa oggi è nato un momento leggendario. pic.Twitter.com/2d0IuzlprM
— ESPN (@espn) febbraio 26, 2020
“Essere presi nel momento di lanciare lo sciopero e di essere eccitato come ero, ho avuto un bambino il tifo contro di me durante la partita, e lo stava facendo abbastanza forte per me sentire. E mi ha fatto arrabbiare, e la gente sa, non farmi arrabbiare in TV, perche ‘staro’ meglio. Ma quello che volevo veramente dire era: ‘Chi pensi di fare il tifo contro di me? Sono l’uomo di questo torneo! Questo è quello che volevo davvero dire.”
Quindi era rivolto a un fan! Non lo sapevo fino a questo anniversario.