La direttiva rispetta i diritti e i principi fondamentali riconosciuti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE.
Negli ultimi 20 anni, il ricongiungimento familiare è stato uno dei motivi principali dell’immigrazione nell’UE.
Quadro giuridico
La direttiva sul ricongiungimento familiare stabilisce le norme in base alle quali i cittadini di paesi terzi possono portare i loro familiari nel paese dell’UE in cui risiedono legalmente.
Maggiori informazioni sulle principali disposizioni della direttiva nel riassunto della legislazione dell’UE-Direttiva sul ricongiungimento familiare.
Obiettivi
- armonizzare le norme per l’esercizio del diritto al ricongiungimento familiare
- facilitare l’integrazione di cittadini di paesi terzi nell’UE paesi
- contribuire alla creazione di condizioni socio-culturali di stabilità
- promuovere la coesione economica e sociale
Politica timeline
- 2019
Seconda relazione sull’attuazione Ricongiungimento Familiare Direttiva 2003/86/CE del consiglio, insieme con il Controllo di adeguatezza della migrazione Legale.
- 2014
La Commissione ha adottato una Comunicazione sugli orientamenti per l’applicazione della direttiva 2003/86/CE sul diritto al ricongiungimento familiare. Fornisce consulenza ai paesi dell’UE nell’attuazione della direttiva al fine di realizzare una politica e una prassi più coerenti in tutta l’UE.
- 2011
La Commissione adotta un libro Verde sul diritto al ricongiungimento familiare dei cittadini di paesi terzi che vivono nell’Unione Europea” lanciato come parte di un’ampia consultazione pubblica sul ricongiungimento familiare ha avuto luogo per raccogliere i pareri delle parti interessate e decidere la politica di follow-up.