Sì, Gesù doveva necessariamente sapere di essere Dio da bambino; altrimenti, la sua assunzione di una natura umana avrebbe dimostrato di non essere Dio, il che, naturalmente, è eretico. Molti erroneamente concludono che Gesù non sapeva di essere Dio come un bambino dal versetto finale del racconto del suo essere trovato nel Tempio dalla Beata Madre e San Giuseppe: “E Gesù è aumentato in sapienza e in statura, e in favore di Dio e degli uomini” (Luca 2:52).
In breve, Gesù poteva crescere in saggezza nella misura in cui si appropriava della conoscenza in modo nuovo attraverso la sua natura umana, come ragazzo e come uomo, ma necessariamente non poteva avere un netto aumento della conoscenza, dato che è prima di tutto una persona divina e quindi onnisciente. E il suo intelletto divino informò il suo intelletto umano della realtà della sua divinità.
L’unione ipostatica, che Gesù è vero Dio e vero uomo (CCC 464-69), è un profondo mistero sacro, cioè una verità che non afferreremo mai pienamente, seconda solo alla Santissima Trinità. Quindi dobbiamo inchinarci a quel mistero quando raggiungiamo i nostri limiti umani e non avventurarci in errori dottrinali in tentativi fuorvianti di spiegarlo.