Coloro che con follia o mera avidità
hanno reso schiavi la religione, i mercati, le leggi,
Prendono in prestito la nostra lingua ora e Ci chiedono
di parlare per la causa della libertà.
È la logica dei nostri tempi,
Nessun soggetto per il verso immortale –
Che noi che vivevamo di sogni onesti
Difendiamo il male dal peggio.
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Scritto nel 1943. Dalle poesie complete di C. Day Lewis.
Cecil Day Lewis (1904 – 1972) è stato un poeta anglo-irlandese e il poeta laureato del Regno Unito dal 1968 fino alla sua morte nel 1972. Ha anche scritto storie misteriose sotto lo pseudonimo di Nicholas Blake. Era il padre dell’attore Daniel Day-Lewis e del documentarista e chef televisivo Tamasin Day-Lewis.
In gioventù, Day Lewis adottò opinioni comuniste, diventando membro del Partito Comunista di Gran Bretagna dal 1935 al 1938, e la sua prima poesia fu caratterizzata da una didattica e da una preoccupazione per i temi sociali. Nel 1937 ha curato La mente in catene: Socialismo e Rivoluzione culturale. Nell’introduzione, ha sostenuto un fronte popolare contro un “Capitalismo che non ha più alcun uso per la cultura”. Spiega che il titolo si riferisce a Prometeo legato dalle sue catene, cita la prefazione di Shelley a Prometeo non legato e dice che i contributori credono che”il fuoco prometeo dell’illuminazione, che dovrebbe essere dato a beneficio dell’umanità in generale, viene attualmente utilizzato per alimentare le fornaci del profitto privato”. Nel 1940, divenne disilluso con il comunismo e rinunciò alle sue precedenti opinioni.